In questa sezione il ristorante Parco Coppo di Gubbio spiega le tecniche di cucina.
Questa rubrica verrà aggiornata periodicamente, per ora pubblicate le tecniche della lettera A
Stendere l'impasto con un mattarello, oppure con una macchina, portarlo allo spessore desiderato.
In poche parole questa tecnica consiste in una tostatura: infatti si espongono degli alimenti al fortissimo calore di un forno, di una griglia o di una piastra.
Serve per far sì che la superfice dell'alimento si colori, ma non bruci, facendo acquistare all'alimento un sapore caratteristico che è diverso rispetto alla parte interna dell'alimento e creando così un gradevole contrasto di sapori.
Coinvolge l'uso di sostanze acide come aceto oppure limone, infatti se noi le uniamo all'acqua di cottura di un cibo oppure all'acqua in cui sono immerse frutta o verdure, queste sostanze acide rallentano l'ossidazione dei cibi ed evitiano che scuriscano.
Cottura per immersione del cibo in acqua molto calda ma non bollente (ovvero a circa 90 gradi). Si usa per creme, uova in camicia, filetti di pesce dato che è una cottura delicata.
Anticamente era un metodo di conservazione di carne e pesce a lungo termine. Consiste nell'esporre un cibo a del fumo caldo sprigionato della combustione di legni con buoni aromi, come ginepro, rosmarino, alloro, castagno, faggio, ecc.
Si fa su una brace o in cottura al carbone per insaporire un cibo.
Aggiungere una sostanza liquida al cibo in preparazione. Si possono aggiungere brodo, acqua di cottura, marinatura o altro. Serve per rendere il cibo piu cremoso o più liquido.
Unire sostanze pastose e solide, oppure moscolare sostanze liquide fino a raggiungere un unico composto molto omogeneo.
Mettere a bagno in un liquido (come acqua, latte, brodo, ecc.) un alimento che risulta troppo essiccato allo scopo di idratarlo e renderlo morbido.
Rendere più morbido un cibo, con una serie di modalità che dipendono dal cibo stesso, col calore oppure aggiungendo un liquido e lasciando agire oppure con un intervento meccanico (impastare o battere o percuotere).
In questo modo si rompono le fibre più dure.
Scaldare a basso calore in un grasso tipo burro, evitando che prenda colore. Si usa in genere per le verdure.