La storia di Gubbio

 

Il ristorante Parco Coppo si trova a Gubbio, città che ha attraversato numerose e diverse epoche storiche vivendo sempre eventi in primo piano. Per questo pubblichiamo in questa sezione informazioni turistiche importanti, al fine di aiutare il turista che ha deciso di visitare il nostro ristorante a conoscere meglio anche la nostra bellissima città.

Gubbio si trova in Umbria, nel settore nord della regione, ed è poco distante da importanti luoghi storici come Assisi e Perugia.

Come abbiamo già detto le sue origini sono antichissime, basti pensare che nel suo territorio, grazie alla presenza di numerosi e antichissimi insediamenti urbani, potrete iniziare la vostra visita partendo addirittura da siti preistorici. Sono molti gli insediamenti presenti nel territorio e risalenti agli inizi della civiltà umana, tutto intorno a Gubbio abbiamo siti di insediamenti dell’età paleolitica e siti risalenti all’età neolitica, fino ad arrivare all’età del bronzo.

Possiamo dire che Gubbio nasce nella preistoria, abbracciando tutte le epoche con insediamenti che sono in posizione molto vicina all’attuale città: parliamo di 2/3km che sono posizionati in frazione di San Marco e sui monti Ansciano e Ingino, proprio vicino il nostro Ristorante Parco Coppo.

Ma dobbiamo attendere l’età preromana, ovvero circa il 700 a.C, per vedere la città di Gubbio divenire un importante centro urbano, una città-stato, dotata di cinta muraria e governata dall’antica popolazione degli Umbri. Chiamata Ikuvium, la città all’epoca si trovava in posizione più avanzata rispetto l’attuale nucleo urbano.

 Intorno al 400 a.c. avviene la romanizzazione di Gubbio. Infatti, dopo essere venuta a contatto con la civiltà di Roma per un lungo periodo e in maniera assolutamente pacifica (sicuramente perché intratteneva rapporti commerciali con l’Urbe), la città riorganizza il suo ordinamento amministrativo in maniera simile a quello romano.

Da lì l’espansione urbana di Gubbio è fortissima - in età imperiale è chiamata Iguvium, romanizzazione del nome umbro - al punto che oggi tutta la città è pregna di scavi archeologici romani e di importanti reperti e testimonianze come il famoso teatro romano, numerose ville adorne di ricchi mosaici romani, le terme.

I benefici della pace e la vicinanza con Roma fanno perdere le necessità di difesa; le case si estendono sotto il monte Ingino nella pianura frontale.

Tuttavia in seguito a causa della caduta dell’Impero romano inizia per Gubbio un periodo buio e meno felice, che tra alti e bassi finirà solo intorno all’anno mille.

Dobbiamo ricordare che Gubbio verrà distrutta nella Guerra Gotica del 535, e 100 anni dopo sarà contesa tra Bizantini e Longobardi.

Finalmente, intorno al 1000, Gubbio, che nel frattempo era passata sotto la Chiesa con le donazioni di Pipino il Breve e Carlo Magno, si riorganizza urbanisticamente e politicamente in un libero Comune.

Il Comune di Gubbio, grazie ai privilegi concessi dall’impero (prima da Federico I Barbarossa nel 1163, poi da Enrico VI), godrà di un ampia libertà. Una volta appianate le tensioni interne tra le famiglie, grazie agli interventi del vescovo Ubaldo Baldassini, in seguito proclamato Santo e patrono della città, la città gode di forza e vigore verso territori vicini, arrivando a controlla fino 100 castelli nei dintorni.

La scelta operata nel 1200 di rendere Gubbio un città Guelfa da il via a uno dei periodi più ricchi per la cittadinanza, testimoniato dal rinnovo di molte parti della città e dalla costruzione di opere architettoniche imponenti come la famosissima piazza pensile o il palazzo dei Consoli. Quest’epoca felice per Gubbio dura fino al1350, periodo in cui s’interrompe a causa delle fortissime lotte interne tra le famiglie più forti, indebolendola interiormente, e permettendo che nel 1384 venga assoggettata da Antonio di Montefeltro, Conte e Signore di Urbino.

Il dominio dei Montefeltro e di Urbino riporta la pace e placa le lotte interne. Ritorna il benessere, che arriva all’apice grazie al duca Federico di Montefeltro, nato a Gubbio nel 1422: egli promuoverà le arti ai massimi livelli.

Il 1508 è l’anno della fine della dinastia dei Montefeltro e del Ducato di Urbino. Dopo di loro tutto passerà in mano ai Della Rovere.

Dopo 120 anni, nel 1624, il duca Della Rovere, non avendo eredi maschi, decide di lasciare il ducato alla Chiesa.

Purtroppo da questo momento Gubbio entra in un lungo periodo di lenta decadenza, che finisce solo con l’Unità d’Italia nel 1860

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