La festa dei ceri di Gubbio

 

Ogni anno, dal medioevo, si svolge a Gubbio una delle manifestazioni folkloristiche più antiche: la Corsa dei Ceri. I Ceri sono tre strutture lignee ottagonali, orientate in senso verticale e innestate su barelle a forma di H, sormontate dalle statue dei Santi Ubaldo, Giorgio e Antonio Abate.
Altezza e peso complessivi dei tre elementi si aggirano rispettivamente intorno ai 5 m e 250-330kg.
Questi manufatti sono trasportati in corsa dai “ceraioli”, attraverso le vie del centro storico della città e poi risalendo il monte Ingino fino alla basilica di Sant’Ubaldo, chiesa dedicata al Santo patrono della città di Gubbio e luogo dove i tre ceri vengono depositati fino all’anno seguente.

La festa si tiene in onore del vescovo di Gubbio Ubaldo Baldassini (1085-1160), santo e patrono della città, e ha cadenza fissa, il 15 maggio: ha luogo, infatti, nel giorno precedente il 16 maggio, data in cui morì il Santo e in cui ancora oggi è festa cittadina.
Il vescovo, sia per la sua condotta di vita che per aver salvato la città da due assedi, fu molto amato dai concittadini e venerato come santo e festeggiato già all’indomani della sua morte; la sua canonizzazione avvenne in tempi brevi, nel 1192 ad opera di Papa Celestino III.

Nel 1194 iniziò a prendere forma l’attuale festa, con la trasposizione della salma del Santo in una basilica appositamente costruita sul monte Ingino. Nel giorno della vigilia della ricorrenza della sua morte fu organizzata una processione con offerta di ceri (luminaria).

Col tempo la festa passò da processione a vera e propria corsa e i Ceri diventarono lignei (quelli attuali, restaurati nel 2011, sono stati costruiti sul finire del XIX secolo).
Una delle caratteristiche più singolari di questa festa è che la corsa non ha vincitori: i tre ceri corrono sempre nello stesso ordine (prima il cero di Sant’Ubaldo, poi quello di San Giorgio e infine quello di Sant’Antonio) senza potersi mai superare a vicenda e in questo stesso ordine giungono al termine della corsa, nella Basilica di Sant’Ubaldo situata sul monte Ingino (a solo 700 metri di distanza dal ristorante Parco Coppo di Gubbio); il giudizio finale sulla corsa è soggettivo e si basa sull’andamento generale e sulla presenza o assenza di cadute e lo spirito agonistico degli eugubini consiste nel riuscire a dare la miglior prestazione possibile. Pur appartenendo a ceri diversi, la festa, per tutti i ceraioli è per la città intera è e resta una celebrazione devozionale per il Santo patrono Ubaldo.

è una manifestazione che nasce, pertanto, come religiosa (rievocazione dell’offerta di ceri al patrono da parte di tre corporazione medievali), già all’indomani della morte del vescovo, ma che ha assunto un rilievo che travalica i confini religiosi e diventa festa della città intera. La manifestazione è celebre in tutto il mondo anche grazie al coinvolgimento che suscita negli eugubini e nei turisti. Nel corso degli anni ha assunto una popolarità tale da diventare, nel 1973, il simbolo della Regione Umbria.

percorso dalla basilica di gubbio al ristorante parco coppo con google maps